martedì 19 marzo 2013

I LAVINI DI MARCO


Questa volta mi rivolgo a quanti di voi sono appassionati dell'era preistorica risalente a molti milioni di anni fa e che lo si può dedurre dai segni rimasti impressi perennemente fino a che le intemperie e lo scorrere dei fenomeni atmosferici non modificheranno fino a farli sparire.     Siamo in Trentino-Aldo Adige e più precisamente nella Vallagarina che, seguendo il corso dell'Adige va da Trento fino a Verona, e più precisamente, nella cittadina di Rovereto, famosa oltre che che per le sue industrie, anche per la famosa campana dedicata ai caduti "Maria Dolens" tra le più grandi al mondo.  A 5 km a Sud di questa cittadina Si innalza il Monte Zugna. Sul suo inclinale c'è un'area di 35,57 mq  di blocchi di roccia calcarea messi a nudo da frane avvenute in epoche preistoriche e che sui liscioni di questa frana un certo biologo e geologo Lorenzo Chemini, nel 1990, ha scoperto delle "buche"  rivelatesi,poi, essere, con la loro disposizione simmetrica, delle orme.  Il paleontologo Giuseppe Leonardi ha individuato un certo numero di piste che, unite, contengono un centinaio di impronte rilasciate da dei dinosauri e vecchie di 200 milioni di anni. 



Siamo nel Giurassico, un periodo dell'Era Terziaria o Mesozoica quando il Trentino era ancora sommerso da una distesa d'acqua e popolato da moltissimi organismi marini i cui scheletri, sedimentati, hanno creato i  "calcari alpini"
In questo luogo, tra zone di acqua e distese di sabbia, vivevano dinosauri sia erbivori che cannibali.
Le montagne e le valli,  nacquero milioni di anni dopo quando i movimenti delle zolle tettoniche compattarono le sabbie dei fondali e sollevarono ampie porzioni di crosta terrestre. L'attuale paesaggio fu modellato dalle ere glaciali e di conseguenza le pendici del Monte Zugna precipitarono portando alla luce i calcari su cui furono rimaste scoperte le impronte.
Queste orme vennero identificate appartenenti a Ornitisci Bipedi e anche a tridattili più piccoli appartenuti al genere carnivoro e più precisamente, a carnivori teropodi, animali di dimensioni molto variabili.
E' documentata anche la presenza di animali molto più piccoli, ma non dinosauri. Altri animali che hanno lasciato le loro impronte: gasteropodi, crostacei, lacertoidi e, forse, animali preistoriche. Il sito paleontologico dei Lavini di Marco gode della protezione integrale in base alla legge Provinciale nr 37 del 1983.
Persino il grande poeta toscano, Dante, nel suo famosissimo capolavoro "La Divina Commedia" ricorda il terribile cataclisma del Monte Zugna causando la caduta delle rocce stratificate che, precipitando, deviarono il corso dell'Adige,
E' un sito estremamente interessante che invito tutti a visitarlo. Questa è un'altra testimonianza di quali animali popolavano in questa zona  che mi auguro con tutto il cuore di venire a visitarlo.




Nessun commento:

Posta un commento